martedì 13 settembre 2016

Aspettativa

A volte, si, mi capita di passare di qua, soprattutto in periodi in cui ho meno da fare. Tipo dopo l'inizio della scuola, che mi fa sempre sentire carica di aspettative e di promesse, ma anche un po' nostalgica. Tipo a gennaio. Tipo a pensarci in agosto. Ma poi non avere la forza di scrivere nulla.
Perché… perché.
Perché mi sento assente, ad essere così assorbita da tutto quello che mi sta succedendo. Che è frenetico e velocissimo, ed anche io sono frenetica e velocissima (e felicissima, aggiungerei).
Ma visto che alcune ore la notte devo pur dormire, mi capita di non scrivere più.
Il che magari non è una gran perdita, perché il mio meglio lo dò nel design e di sicuro non nella scrittura, ma è una cosa che un po' mi manca. E il blog si mal concilia alla vita frenetica e velocissima che faccio, mentre Instagram e FaceBook lo sono decisamente di più.
Ho smesso di sentirmi in colpa per questo (meno male!) perché mi sono resa conto che, se scrivo, vuol dire che vivo meno. E in questo periodo vivo tantissimo! E quindi niente sensi di colpa, solo di mancanza.
Anche perché un fine che mi sono prefissa è quello di approfondire l'inglese: oh, come mi piacerebbe! Ma anche qua il tempo non c'è. E allora ci vorrebbe una Valentina Aggiuntiva, il Clone Servizievole, che studiasse ben bene la lingua e pubblicasse al posto mio.
Bello sognare.
Bello, sì.
Insomma, pur contenta, c'è qualcosa che mi manca. ma questo è tipico mio: essere felice di quello che ho (e grata, altroché!) ma cercare sempre qualcosa in cui posso migliorare, in cui posso perfezionarmi, per ESSERE sempre meglio. E, pur essendo molto contenta di tutto quello che faccio, cerco sempre qualcosa di più.
Bè, muovi il c**o e fallo, no?
Mi sa che ti ascolto.

1 commento:

Francesca ha detto...

ahahahah, sempre simpatica!! guai se non si cercasse di fare di piu' e meglio, ma non tanto per fare, ma per il piacere e la soddisfazione di fare. quel pizzico di sale che ci vuole ogni inizio giornata