martedì 16 dicembre 2014

Brutto è chi il brutto fa

Come sempre terminiamo la carrellata della moda invernale con i pezzi più terrificanti.
Quelli da non dormirci la notte.
Quelli che se li incontri in un vicolo buio, fuggi urlando.
Insomma, quelli che.
Brutti, sono, ecco.
Alexander McQueen è sempre il primo della lista con le sue scelte da maldipancia.
Dico, già la forma è brutta, occorre anche appiccicarci sopra ciuffi di capelli?
ARGH.
E anche sugli anfibi?
Doppio ARGH.
E continua! Stavolta non con ciuffi di capelli ma non minivolanini.
Secondo me ha saccheggiato uno dei negozi peggio forniti di Trieste e gli ha rubato tutti i gomitoli a volantino, gli ha.
Ah!
Betsey Johnson copia il famoso slogan di Telefunken e si scatena con "effetti speciali e colori ultravivaci".
Peccato che i tempi siano cambiati, cara Betsey!
E nessuno, cara Betsey, vuole apparire come una squillo di alto bordo.
Vero?
VERO???
Burberry Prorsum deve aver convinto la figlioletta di anni 5 a disegnare le stoffe per i vestiti della nuova collezione: tutto lo lascia intendere!
Ah, l'amore materno!
Chalayan disegna questo agile completino per chi ama partecipare alle risse.
Gli strappi proprio sul davanti ci fanno capire che la modella ama il corpo a corpo con le sue colleghe...
Chanel ha capito tutto.
TUTTE NOI desideriamo apparire come la Sposa dell'Omino Michelin!
Ecco qua la mise adatta!
Non potete non comprarla!
E le scarpe! Ah, quanta eleganza!
E insiste!
Ma certo, chi di noi non vorrebbe indossare questo abito, nato dall'inconscio di un Mirò sotto barbiturici?
Per tutti i gironi proprio.
Christian Dior si scatena sulle scarpe.
Davvero, vi sfido a trovarne di altrettanto brutte.
Ma anche dai cinesi eh!
Comme Des Garcon ha fatto incetta di paraspifferi in una svendita di fine stagione dell'anno scorso e li vuole usare.
Tutti insieme.
Si, perché non si butta via niente.
Ma li cuce così, a caso.
"Dove sta meglio questo?"
"Ma si, mettiamolo qua, dai."
"Oh, che originalità maestro!"
"Già che ci siamo, prendiamo anche le tende e cuciamole così.
Facciamo un bel drappeggio."
"Oh, Lei è un genio, maestro! Ma non so se..."
"I cuscini del divano! I cuscini del divano! Portameli SUBITO!
Ho un impulso creativo!"
"Seeee maestro, seeee…"
(suono di sirene in lontananza)
"La carta igienica! La carta igienica! Portamela subit… mmmm..."
"Si si, maestro, si calmi, guardi che bella automobilina bianca… ecco qua una bella camicia bianca anche lei, su infili qui le braccia, coraggio, si si va tutto bene…"
Ueo ueo...
Certo dopo i paraspifferi è difficile concertarsi, ma ci aiuta Dolce & Gabbana, mescolando gli adesivi dei bambini con il pizzo in plastica dei centrini delle torte.
Notevole eh? Dopo un po' lascia perdere i centrini delle torte e si concentra sugli adesivi...
… splatasciandoli ovunque, anche sull'abito da sera, che fa tanto moderno.
Fendi ama il patchwork.
Oh, lo ama TANTO.
Ma non un patchwork qualsiasi, no.
Il patchwork di materassi.
Avete presente i miniboa di struzzo? Quelli che usano i bimbi per Carnevale?
JC De Castelbajac li usa per decorare un vestito che, altrimenti, sarebbe troppo carino da solo… che idea originale!
Just Cavalli ha un impulso creativo e mescola pelle dorata, maxiborchie, frange, zip… di tutto un po'.
E' indeciso, povero caro.
Lanvin ruba la coperta del cavallo della figlia e la usa come "materiale alternativo".
La tagliuzza, la cuce, poi si pente, la scuce, la ricuce, fa una balza creativa… e voilà, ecco pronto un cappottone.
Bene, bravo, guarda che c'è il tuo amico Comme che ti sta aspettando nell'auto bianca...
Marni, Marni… cosa dire davanti ad un giaccone di pelle argento?
Con uno montone che ti è morto proprio sulle spalle?
Con delle scarpe da suora?
Con una pelliccia che non solo è brutta perché la forma è di quelle delle nonne, ma che hai pure tutto sporcato di pastelli colorati?
Che ti ho detto anche di stare attento quando li usi?
Non ho parole, guarda, fila in castigo.
Miu Miu vuole fare concorrenza a Dior e sforna delle scarpe molto ma molto brutte.
Ma brutte proprio!
Moschino (beata ingenuità) si ispira al mondo dei cartoons.
Certo poteva scegliere qualcosa di meglio di una mucca, che il paragone non è propriamente edificante… "Sembri una mucca!" "Grazie caro, ti amo anche io"
Poi, diciamolo, che Sponge Bob lo odiano tutti...
… e il riciclo del cartoccio dei pop corn non ti fa guadagnare dei punti in più, anzi...
Ma terminiamo in bellezza con Yohji Yamamoto, amante del patchwork!
Anche lui!
Quest'anno il patchwork va come il pane!
Ma lui non fa un patchwork normale, no.
Lui usa i piumini.
Vi lascio con quest'ultima foto, davvero incommentabile.
Voi ci riuscite? Bravi, a me viene solo da piangere!

3 commenti:

Sasha ha detto...

Ciao Valentina! anzitutto devo dirti quanto apprezzo il tuo blog e ammiro i tuoi lavori per poi dirti che in quanto specializzanda in design moda questo post non lo capisco! Le immagini sono per lo più tratte da sfilate di alta moda non di RTW e la alta moda è quel posto che da spazio alla sperimentazione libera. Migliaia di altri designer - magari non dotati né della concettualità, né del coraggio o dell’immaginazione prenderanno circa l’un percento delle idee espresse in queste sfilate e produrranno milioni+ di capi RTW. Penso che non si può usare lo stesso metro di misura per comparare un ritratto di famiglia ottocentesco e un Fontana. E allora quale è il criterio che bisogna applicare se non quello del bello/brutto. Io personalmente preferisco guardarle come opere d’arte ed in quanto tale, espressione dei nostri tempi. Come donna trovo interessante la il concetto di donna che ne emerge. Per esempio (e in modo molto, ma molto semplificato) il femminismo di Betsey Johnson da nascita ad una donna che ama vivere, ama il colore, la sua sessualità e tutto sommato se ne frega dei pregiudizi altrui. Comme des Garcons presenta delle donne fragili nonostante il make-up, delle silhouette spostate in alto come delle enormi corazze morbide con un che di biologico che dovrebbero suppongo ricordare le crisalidi ma non so per che nella mia mente appare humpty dumpty = uovo = incubatrici con belle gambe. Tra i due preferisco Betsey anche se non mi vedrai mai vestita così. In fondo l’arte è soggettiva ;)

PaolaeMargherita ha detto...

Quanto ho riso, dovresti proprio fare la commentatrice di moda per qualche rubrica. Mamma, ma sono davvero brutti e, direi tra il surreale ed il pittoresco.
Santa pace, gli stilisti sanno produrre capi da bellissimi ad orribili. Incapibile.
Un caro saluto Paola

SONIETSCHKA ha detto...

Beh, l'abito da sera di Dolce e Gabbana, pieno di fiori a me piace!
Davvero, è allegro!